
#dischiinvertebrali
Come sono fatti e perché sono tanto importanti per il nostro benessere quotidiano.
Tra le vertebre cervicali si interpongono i famosi dischi intervetebrali, strutture fibrose che funzionano da veri e propri ammortizzatori anteriori.
I dischi intervetebrali vengono nominati considerando le sigle delle vertebre adiacenti al disco stesso (per esempio, l'espressione "C4-C5" si riferisce al disco posto tra la quarta e la quinta vertebra cervicale).
I dischi intervertebrali sono costituiti da due porzioni fondamentali: il nucleo polposo, che si trova in posizione centrale e l'anello fibroso, che corrisponde alla parte esterna del disco.
In corrispondenza della vertebra, a contatto col disco intervertebrale, troviamo uno strato di cartilagine che separa l'osso dal disco stesso. La struttura del nucleo polposo presenta un elevato tasso di liquidi alla nascita, che poi, con l'invecchiamento, tende adiminuire gradualmente.
La sua elasticità e l'idratazione sono essenzialmente dovute alla presenza di proteine e mucopolisaccaridi (o proteoglicani, molecole complesse, costituite da una parte proteica ed una zuccherina, che rientrano nella costituzione del tessuto connettivo).
La prevenzione delle sintomatologie cervicali è una attività che andrebbe svolta quotidianamente, in modo attivo (durante il giorno tramite appositi esercizi cervicali) ed in modo passivo (durante la notte) tramite l'uso di un cuscino cervicale.
Le problematiche più comuni, nonchè più dolorose, che possono colpire i dischi intervertebrali sono le cosiddette protusioni o ernie del disco.
Fonte: “Il grande libro della cervicale” – Rizzoli