
#cervicalgiaepsiche
Dolori al collo, ansia e depressione, sono i sintomi di uno stile di vita inadeguato.
Chi soffre di male al collo è frequentemente vittima anche di episodi depressivi, ansia, insonnia e alterazioni del sonno. Incidenza ancora più consistente se il male al collo è associato al mal di schiena.
Gli aspetti psicologici risultano addirittura più cruciali rispetto a quelli medici e biomeccanici, nella genesi del dolore e della disabilità.
La depressione, così frequente nei soggetti affetti da dolore cronico, è un fattore di rischio molto significativo nell'insorgenza della disabilità legata ad un problema cervicale, anche perchè le persone con sintomi depressivi evidenti rivelano una soglia del dolore assai bassa, il che incide notevolmente sul grado di disabilità conseguente.
Chi fuma e beve alcol abitualmente mostra un rischio di subire la cervicalgia superiore alla media, mentre la probabilità di soffrirne in chi non svolge un regolare esercizio fisico è, stranamente, inferiore alla media.
Può sembrare paradossale, ma è comprensibile dal punto di vista biomeccanico, perchè sovrappeso e obesità gravano sulla schiena e non ... tra capo e collo.
Le tensioni muscolari relative ad atteggiamenti di stress quotidiano, influiscono direttamente sulla mobilità del collo e dei muscoli cervicali, anche se leggeri e quasi impercettibili, queste tensioni costringono la muscolatura a tenere posizioni di leggero sforzo costantemente nell'arco della giornata, trovando pace solamente durante il riposo notturno.
Normalmente, utilizzare un cuscino cervicale di buona qualità può prevenire e talvolta curare la maggior parte dei sintomi cervicali.
Fonte: "Il grande libro della cervicale" - Rizzoli